AGGRESSIONE: e fine del gemellaggio

COSENZA. Dieci minuti di terrore, poi la denuncia contro ignoti. Doveva essere la più tranquilla delle trasferte, si è trasformata in un incubo per un gruppetto di tifosi nocerini: rincorsi, accerchiati da tre-quattro autoveicoli e poi aggrediti con calci e bottiglie di vetro. I facinorosi, nascosti dietro sciarpe rossoblù, si sono immediatamente messi in fuga, subito dopo il vile attacco, per disperdere le proprie tracce e non finire nella rete della polizia giunta poi sul posto, a poche centinaia di metri dall’imbocco dello svincolo autostradale di Cosenza. Medicati in ospedale ed ascoltati dalle forze dell’ordine, le vittime dell’aggressione soltanto intorno alle 20 hanno potuto rimettersi in viaggio verso Nocera con il pullmino danneggiato ed i vetri in frantumi.
E’ finita, così, nel peggiore del modi una domenica nata sotto ben altri auspici, sgretolando un rapporto di stima ed amicizia che univa le due tifoserie da oltre un ventennio. Una sorta di gemellaggio che prima dell’inizio della gara era anche stato suggellato dai circa 1500 sostenitori rossoneri presenti allo stadio "San Vito". Due grossi ed eloquenti striscioni dedicati a Piero Romeo (fondatore del Nucleo Sconvolti cosentino, deceduto la scorsa settimana) ed un calorosissimo ed intenso applauso del pubblico locale. Poi improvvisamente l’inghippo: dai distinti cosentini (il tifo s’era raccolto lì proprio per ricordare le origini del Nucleo Sconvolti, chiudendo in segno di lutto la curva sud) parte prima un coro di disprezzo indirizzato ai catanzaresi (con i quali i nocerini conservano un gemellaggio nato nel ’78, nel giorno dello spareggio promozione con il Catania), poi un altro rivolto ai 1500 rossoneri, apostrofati con cattive parole perché tesserati. Dì lì s’è scatenato un lungo scambio di accuse verbali prima dell’intervento dei veterani delle due tifoserie per un chiarimento poi rivelatosi illusorio.
Perché l’epilogo è stato più che indecoroso: la carovana di pullman rossoneri in festa è stata scortata da diverse volanti, ma un mezzo (a bordo tutte persone adulte) staccatosi dal gruppo per aver imboccato una strada sbagliata s’è ritrovato nelle grinfie dei facinorosi cosentini. L’aggressione ha suscitato un forte sentimento di rammarico nel cuore dei nocerini, che non avrebbero mai immaginato di ricevere un trattamento simile da una delle pochissime tifoserie considerate amiche in Italia. C’è però l’orgoglio della maturitá che ripaga un pochino: "Il dispiacere è immenso, ma - spiega l’amministratore Alfonso Faiella - il nostro pubblico ha dimostrato ancora una volta di esser pronto per le grandi platee senza rispondere alle chiare provocazioni e mantenendo un livello di civiltá che ci fa onore".
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