VISTA DALLA SUD: Nocerina - Frosinone

Al San Francesco si affrontano Nocerina e Frosinone, il mio posto è lì in curva, dove pulsa il cuore dei tifosi rossoneri.
11.02.2013 21:00 di  Fabio Vicidomini   vedi letture
VISTA DALLA SUD: Nocerina - Frosinone
TMW/TuttoNocerina.com
© foto di Dario Fico/TuttoNocerina.com

Giornata fredda, gelida, e con temperature polari, quella vissuta ieri sugli spalti del San Francesco. Come di consueto appena prendo posto in curva, lancio il solito sguardo al campo e con stupore vedo che Daffara non risulta tra i titolari, al suo posto Giuliatto, per il resto stessa formazione anti-Barletta. Il cuore viene messo subito a dura prova, c’è il capo da omaggiare e gli ultras non si sono risparmiati in settimana per allestire una coreografia che sia degna del nome di Casimiro. Nessuno striscione dei gruppi in curva, l’unico che campeggia è quello dei Mastiff’s Supporters, alle spalle un unico nome, CASIMIRO. Nessuno stendardo, nessuno striscione, solo bandiere, rigorosamente rossonere, per creare un ambiente Old Style, lo stile è quello degli anni ’80, gli anni del capo. Viene poi issata una gigantografia del capo a ricoprire la porzione di curva dove era solito seguire la partita. Alcuni ragazzi in campo issano uno striscione che riporta la dicitura: Tutti in piedi per Casimiro. E’ un susseguirsi di emozioni, con tutto lo stadio in piedi, che si lancia in un fragoroso applauso, e gli ultras in curva che urlano Casimiro sempre presente. Non manca nessuno al saluto, anche i diffidati da un palazzo attiguo allo stadio espongono uno striscione che riporta CIAO CAPO. Intanto in campo la partita entra nel vivo, ed il Frosinone si conferma squadra arcigna e ben organizzata dal tecnico Stellone. I molossi hanno vita dura e non riescono a scardinare la difesa bunker dei ciociari. Il pubblico capisce il momento difficile ed inizia a spingere sull’acceleratore. Parte il coro: Forza Rossonè, Rossonè, Rossonè… ma anche Devi Vincere, vincere, vincere… Dai gradoni della curva viene issato un nuovo striscione, Curva Sud Casimiro Iannone non me la sento di dimenticare il tuo nome. Chiaro invito a far sì che venga intitolata al capo, la curva rossonera. Finisce il primo tempo e nel settore distinti viene esposto un bellissimo e significativo striscione, Restare nel cuore di chi vive, non è morire. Ciao Capo. Le emozioni non sono finite, nell’intervallo, entrano in campo la moglie e le figlie di Casimiro, premiate dalla società con una targa alla memoria. La famiglia Iannone compie un intero giro di campo tra gli applausi. Inizia il secondo tempo, e i molossi ringhiano in campo e attaccano a testa bassa, ma ancora una volta la difesa del Frosinone si chiude a testuggine rendendo vani gli assalti rossoneri. Successivamente in curva, il capo, viene omaggiato con alcune sue frasi, divenute ormai celebri. In ogni punto della curva spunta uno striscione,  Nu poc che man… Te fumat 100 sigarett… Ita Alluccà… Vita accattat e sement… Forzaaa… Uniti e compatti… Al centro un unico striscione più grande che recita: La tua voce nella nostra storia. La curva oltre ogni rivalità, si mostra vicina anche al calciatore Carmelo Imbriani, che sta lottando contro un brutto male, e viene issato uno striscione: Imbriani non mollare. Lotta per tornare. La partita intanto sta per volgere al termine e mancano solo 7 minuti al 90’ quando una prodezza del solito “carro armato” Evacuo, porta in vantaggio la Nocerina e fa letteralmente esplodere il San Francesco, la speaker ripete un numero impressionante di volte il nome dell’ariete rossonero, e il pubblico a squarciagola risponde, EVACUOOOOOO. 1-0, terza vittoria consecutiva ed ottava vittoria consecutiva in casa. Ma la partita non è ancora finita, e gli ultimi momenti della gara vengono vissuti in un clima surreale di ansia ed agitazione. L’arbitro indica 5 minuti di recupero, e dagli spalti arriva la carica ai molossi, si intona In campo abbiamo undici leoni che lottano nel nome degli ultrà. Ma anche Evacuo è un animale… Finisce la partita, una delle più sofferte fino ad oggi, contro una della avversarie più forti viste al San Francesco, una gara combattuta, lottata fine alla fine, fatta per chi ha le coronarie salde e per chi non molla mai. Una gara da Casimiro!!!